1954...




3 gennaio 1954. E` domenica. Dopo cinque anni di sperimentazione da Torino e due da Milano, la televisione italiana, organizzata dalla RAI, è pronta a partire ufficialmente, giungendo fino a Roma tramite 7 trasmettitori. È la Rai dei pionieri, degli uomini simbolo come Riccardo Paladino e del primo direttore Vittorio Veltroni.  Fulvia Colombo annuncia l'avvio ufficiale (dopo cinque anni di sperimentazioni) delle trasmissioni del primo canale televisivo, chiamato Programma Nazionale.

Ormai la telecomunicazione sta facendo passi da gigante e infatti nello stesso anno abbiamo la prima radio a transistor, che apre il mondo radiofonico al mondo della microelettronica. 
Le scoperte tecnologiche e scientifiche non mancano in quest'anno : c'è la realizzazione della prima cella solare al silicio da parte dei Bell Laboratories.
D'altro canto le innovazioni giungono anche dal campo automobilistico ,con la realizzazione della Lancia D50 , dal campo medico con il primo vaccino contro la poliomielite , dal campo nautico con Primo sottomarino a propulsione nucleare (USA) e dal campo nucleare con il primo reattore nucleare di Obninsk.


In questo scenario di grandi scoperte, Trieste torna ad essere italiana il 26 ottobre ,dopo esser finita in mani straniere con l'armistizio dell'8 settembre 1943. L'Italia però in questi anni non ha dovuto solo fronteggiare sfide e combattimenti militari, bensì ha dovuto affrontare anche sfide con la natura :
Prima scalata del K2 a giugno .
In questi anni muore Muore Alcide De Gasperi e con lui si chiude un capitolo dell'italiana repubblicana.
Simbolo della potenza italiana sarà una delle più grandi basi Nato a Bagnoli .


Le opere letterarie di quest'anno iniziano ad assumere connotati pedagogici come nel caso di
IL MIO LIBRO DI CUCITO McGraw-Hill  , nel campo dell'industria tessile o connotati metodologici come in"La formazione dei costi dell'industria laniera alla fine del Trecento" nel campo economico. Dunque le opere letterarie si snodano nel contesto sociale degli anni '50 , evidenziando come nel 'Il disprezzo' di Alberto Moravia la presenza di rappresentazioni minuziose di oggetti, situazioni, atmosfere, atteggiamenti psicologici, anche quando il realismo evolve e si dissolve in forme surreali, in simboli psicologici e sociologici.


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